Vino generico venduto come Dop o Igp: perquisizioni in 11 province

2019-02-06T12:04:28+02:006 Febbraio 2019 - 12:04|Categorie: Vini|Tag: , , , , , , |

Pordenone – Vino generico venduto come Dop o Igp. Per referenze ottenute con uve prodotte ben oltre i limiti massimi di resa nel corso della vendemmia 2018 e una gradazione naturale inferiore ai valori previsti dai relativi disciplinari. È su questo che sta indagando il Nas, che ha effettuato nei giorni scorsi una serie di perquisizioni in tutta Italia. A riferirlo il Messaggero Veneto, che sottolinea come la serie di blitz sia partita da Pordenone, dove a essere indagate sono 45 persone tra vertici e soci della Cantina di Rauscedo. Acquisizioni documentali hanno poi interessato altre 11 province: da Treviso, Venezia e Padova, passando per Reggio Emilia, Modena e Ravenna, fino a Firenze e Livorno, ma anche Napoli, Bari e Foggia. In totale, coinvolte una cinquantina fra cantine, distillerie, imprese agricole, abitazioni e ditte di trasporto. “Si tratta di una verifica ampia e diffusa, che ha interessato a livello nazionale le cooperative di vinificazione e che ha lo scopo di accertare se siano rispettati i parametri dei disciplinari di produzione. Una verifica doverosa che richiede una competenza specialistica”, commenta l’avvocato Alberto Cassini a nome di Cantina di Rauscedo. “Solo all’esito della verifica, estremamente complessa, sapremo se gli ispettori abbiano riscontrato violazioni di rilevanza penale o amministrativa o nulla di tutto ciò. Ecco perché si respira grande serenità e fiducia”.

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