Roma – Un’indagine di Unioncamere-Assocamerestero sul livello di diffusione dell’agroalimentare Made in Italy all’estero ha dimostrato che i marchi Dop e Igp hanno perso appeal nei Paesi stranieri. Secondo i dati resi noti oggi, il 78% dei consumatori stranieri risulterebbe poco sensibile a queste certificazioni di qualità. Maggiore interesse verrebbe dimostrato nei confronti del potere evocativo del prodotto italiano. Quello che dunque attirerebbe l’attenzione dei consumatori stranieri sarebbe il ‘richiamo’ al prodotto Made in Italy. I risultati dell’indagine evidenziano inoltre che il 37% dei consumatori all’estero controlla sempre le etichette degli alimenti, mentre il 35,6% lo fa raramente. L’Italia resta comunque al comando della classifica Ue delle produzioni certificate con 244 denominazioni registrate.
(ST)
