ESTERI
L’Australia verso l’apertura all’import di formaggi a latte crudo

2015-03-12T11:47:13+02:0012 Marzo 2015 - 11:45|Categorie: Formaggi|Tag: , , , |

Canberra (Australia) – Assocaseari comunica una novità relativa all’export di formaggi in Australia. Le autorità del Paese, infatti, hanno annunciato una modifica alla normativa vigente in materia di formaggi a latte crudo. Attualmente, in Australia possono essere prodotti e commercializzati solo formaggi a base di latte crudo ottenuti da cagliate cotte. Questo significa che molti formaggi prodotti e venduti liberamente nella Ue non possono essere esportati. I requisiti previsti si baseranno su regole rigorose (ad esempio, il pH, il tempo di conservazione, il contenuto di umidità, la concentrazione di sale, ecc.), tuttavia le nuove norme dovrebbero favorire i chetar prodotti con latte crudo, i formaggi semiduri e alcuni formaggi erborinati. Inoltre, il bestiame da cui proviene il latte deve essere in buona salute e non può essere alimentato con insilati. La produzione e la vendita di formaggi a pasta molle prodotti con latte crudo restano vietate. Non è ancora stato reso disponibile l’elenco definitivo dei formaggi ammessi dalla nuova normativa. In ogni caso, sarà il produttore a dover dimostrare che il proprio prodotto è conforme ai requisiti sanitari disposti in esso. La Commissione Ue affronterà l’argomento con l’Australia durante una riunione che si svolgerà a Ginevra, alla fine di marzo. Assocaseari  rende noto inoltre che sta verificando il reale impatto della normativa sull’esportazione dei formaggi italiani a lunga maturazione e ha già informato la segreteria del viceministro allo Sviluppo Carlo Calenda della questione.

Torna in cima