I norvegesi si convertono al vino indipendente?

Valgiano (Lu) – Rivoluzione in vista sul mercato del vino in Norvegia? Come annuncia, infatti, la Federazione italiana dei vignaioli indipendenti (Fivi), il Monopolio di Stato del paese scandinavo ha posto nero su bianco in un bando di gara l’appartenenza all’associazione come condizione necessaria, in alternativa alla produzione biologica o alla conversione in atto, per partecipare all’ultima procedura pubblica emessa. La richiesta, è precisato, coinvolge l’Aglianico Igt Campania dell’annata 2015, per il quale il tender impone esplicitamente che i produttori siano “biologici, in conversione oppure soci Fivi”. Si tratta di una prima assoluta rispetto a una richiesta di questo tipo per un monopolio, che non coinvolge soltanto l’associazione italiana, ma anche, per altre categorie di vini, l’omologo ente cileno Movimiento de viñateros independientes (Movi). “Siamo stati anche noi sorpresi, il bando non segue a una nostra istanza, ma rappresenta un’iniziativa autonoma del monopolio norvegese. Siamo orgogliosi che sia stato riconosciuto il ruolo della nostra associazione come garante di una viticoltura di qualità”, il commento di Matilde Poggi, numero uno Fivi.

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