Aggregazione fra Parmareggio e Gsi: nasce il Gruppo Bonterre

2019-01-02T11:25:41+02:002 Gennaio 2019 - 11:25|Categorie: Formaggi, Salumi|Tag: , , , , , , |

Un fatturato consolidato di oltre 1 miliardo di euro, di cui 200 milioni dall’export, tre filiali commerciali all’estero, 16 stabilimenti in Italia, 2mila dipendenti, quattro Dop e quattro Igp, 140mila tonnellate prodotte ogni anno e la filiera completa nel Parmigiano Reggiano: sono questi i numeri con cui debutta sul mercato Bonterre, holding di un nuovo Gruppo in cui sono confluite Grandi Salumifici Italiani Spa e Parmareggio Spa. Tutte le società, che aderiscono a Legacoop, hanno la propria sede e i principali stabilimenti produttivi a Modena. Partecipato e controllato congiuntamente da Unibon Spa e dalla cooperativa agricola Granterre, che hanno conferito nella Holding il 100% del capitale sociale rispettivamente di Grandi Salumifici Italiani e di Parmareggio, Gruppo Bonterre è frutto di un’operazione storica per il food italiano perché, in controtendenza rispetto alle tante cessioni di marchi nazionali a player stranieri degli ultimi anni, porta alla nascita di un gruppo agroalimentare orgoglioso del suo legame col territorio di origine. “Questa operazione – spiega Milo Pacchioni, presidente di Unibon e di Gruppo Bonterre – è la naturale prosecuzione di quel piano strategico che ha visto la sua prima tappa lo scorso gennaio, con l’acquisizione da parte di Unibon della quota di Grandi Salumifici Italiani detenuta dalla Famiglia Senfter. Un piano che mira a sviluppare ulteriormente l’attività sia in Italia sia all’estero per diventare lo specialista di riferimento nel settore dell’italian food di alta gamma”. Quanto alla governance, il presidente Pacchioni sarà affiancato da Ivano Chezzi, presidente di Granterre e vicepresidente di Gruppo Bonterre, con Giuliano Carletti scelto per il ruolo di amministratore delegato. L’operazione ha già registrato il via libera dell’Antitrust (leggi qui).

In foto: la sede di Grandi Salumifici Italiani, a Modena


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