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Angelo Rossi (Clal): “Grana Padano e Parmigiano Reggiano cooperino per una comunicazione condivisa”

Mantova – Nel suo discorso all’evento ‘Dop a confronto: export e strategie di mercato’ di Confagricoltura Mantova, Angelo Rossi (in foto), fondatore della Società di consulenza che opera ed eroga servizi nel comparto agro-alimentare Clal, sottolinea l’importanza per i consorzi di Grana Padano e Parmigiano Reggiano di collaborare per comunicare ai giovani consumatori la storia, la produzione e la sostenibilità.

“Forse vado controcorrente”, afferma Rossi, “ma l’approccio che vi invito a fare è leggermente diverso. Stiamo parlando di due grandi Dop, entrambe presenti in provincia di Mantova (caso unico in assoluto), che hanno registrato performance positive all’estero (+3,15 in volume e +8,1% in valore nel 2022 rispetto all’anno precedente). Sono due prodotti distinti, che hanno peculiarità differenti e che ben conoscete e sulle quali è superfluo dilungarsi. Tuttavia, per quanto diversi, Grana Padano e Parmigiano Reggiano hanno un codice doganale unico per l’export. Sembra quasi dunque un destino scritto che i due consorzi possano cooperare insieme, ciascuno con le proprie caratteristiche e vocazioni, per raccontare ciò di cui il consumatore di oggi ha bisogno di conoscere: la storia del prodotto, il metodo di produzione, ma soprattutto la sostenibilità”.

“Oggi il consumatore è sempre più consapevole ed esigente”, continua, spiegando che “Il futuro, anche dei consumi, sono i giovani e alcune aree mostrano potenzialità di crescita per numeri e per dinamicità più spiccate di altre”. “Ecco allora che comunicare diventa sempre più strategico. Entrambi i consorzi già lo fanno. Forse, però, è giunto il momento di allargare l’orizzonte e muoversi in direzioni non intraprese precedentemente […]. Perché, a questo punto, non valutare una strategia di marketing e comunicazione condivisa? Aprendo magari una sede all’estero?”

“Anche l’approccio che immagino sarebbe nuovo, lasciando le attività prettamente commerciali e di vendita alle singole imprese, alcune delle quali peraltro già molto attive, ma affidando ai consorzi la comunicazione e il racconto trasparente della sostenibilità”, spiega. “In questo processo bisogna creare una nuova alleanza fra imprenditori, imprese, consumatori e pubblica amministrazione. Non per complicare, ma per semplificare, comunicare, dialogare e promuovere le grandi produzioni del made in Italy. Le Dop possono essere diverse, ma è arrivato il momento di conquistare nuovi mondi con strategie comuni”.

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