Anicav difende il settore conserviero (3). “La manodopera al Sud non è schiavizzata”

2021-06-24T17:00:48+01:0024 Giugno 2021 - 11:07|Categorie: Grocery, in evidenza, Ortofrutta|Tag: , , , |

Napoli – Ultima, ma non per importanza, una precisazione sulla questione del caporalato. “Non possiamo in alcun modo accettare che si dichiari, con una certa leggerezza, che la manodopera al Sud continui a essere schiavizzata. In Italia ormai quasi tutto il pomodoro da industria viene raccolto meccanicamente: per il 100% al Nord e per oltre il 90% nel bacino Centro Sud”, sottolinea la nota rilasciata da Anicav. “Si ricorre alla raccolta manuale soltanto in casi particolari, campi con alta presenza di pietrisco di grosse dimensioni e campi collinari con forte pendenza dove le macchine non possono arrivare. La raccolta a mano è utilizzata, inoltre, solo per alcune specifiche produzioni di nicchia, come ad esempio il San Marzano Dop”. Ribadito anche l’impegno dell’associazione per contrastare tale fenomeno: “A tal proposito, stiamo portando avanti numerose azioni: diffusione di certificazioni etiche delle aziende agricole e industriali, sostegno alla rete del lavoro agricolo di qualità, introduzione nei contratti di fornitura del pomodoro dell’impegno della parte agricola a osservare il rispetto delle normative in materia di sicurezza e salute sul lavoro, previdenziale e assistenziale e dei contratti collettivi nazionali di lavoro”.

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