Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: in aumento le quotazioni di latte e crema

2019-03-25T14:37:21+01:0025 Marzo 2019 - 14:37|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , , |

Cremona – Assocaseari analizza gli andamenti di mercato della scorsa settimana. Che mostrano un aumento della domanda di materia grassa, anche in Italia, e delle quotazioni della crema. In calo, invece, latte in polvere e siero. Crescono i prezzi del pecorino romano. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

– Se non fosse stato per la crema, sarebbe stata una settimana abbastanza calma. La crema, che la settimana scorsa si trattava a circa 1,90 euro/Kg, già questo mercoledì aveva offerte intorno a 2,05 euro/Kg e giovedì si parlava di 2,10 euro/Kg e oltre. Però già giovedì sera e venerdì mattina c’era qualche latteria che essendo rimasta col cerino in mano accettava prezzi a livelli inferiori. In genere, quando ci sono aumenti così repentini, un po’ di speculazione ci mette lo zampino. Attenzione, però, che la Pasqua si sta avvicinando, e con lei la stagione di fragole, asparagi, gelati e mozzarelle; inoltre, il burro neozelandese costa quasi come il nostro e le esportazioni sono ripartite (cosa che non avveniva da mesi). Il latte crudo è un po’ risalito e questa settimana viene offerto a 0,39 euro/Kg reso Nord Italia, lo scremato viene offerto a 0,16 euro/Kg. Anche in Italia comincia a farsi sentire, un po’ per riflesso, un po’ per bisogno, l’aumento della domanda di materia grassa. Ci sono state vendite anche a prezzi superiori 2,06 euro/Kg partenza. Latte crudo sempre trattato intorno a 0,42 euro/kg partenza e lo scremato a 0,22 euro/Kg sempre partenza.   

– L’eccitazione che c’è nella crema, non si sente nei bollettini del burro, con Kempten rimasto invariato a 4,00 e 4,20 euro/Kg, l’Olanda anche lei invariata a 4,07 euro/Kg e addirittura un leggero assestamento al ribasso della Francia che da 4,13 euro/Kg si porta a 4,10 euro/Kg. Se però i bollettini sono così tranquilli, molto meno lo sono gli operatori, molti dei quali si scusano ma con un andamento tale della crema non se la sentono di fare prezzi per il burro. Qualcuno osa offrire il polacco a 4,20 euro/Kg, e dire che dieci giorni fa veniva offerto a 3,85 euro/Kg. 

–  Bollettini del latte in polvere scremato in ribasso, sia in Germania che in Olanda, stabili in Francia. In Germania e Olanda Wmp invariato, che invece è in ribasso in Francia. Qualche grossa latteria del Nord Germania ha dei seri problemi a rispettare le consegne del prodotto, essendosi impegnata a pagare prezzi  intorno a 0,32 euro/Kg partenza, un tempo un prezzo di tutto rispetto soprattutto per il Nord Germania, mentre latterie concorrenti limitrofe hanno pagato dei prezzi superiori. All’asta di martedì 19 marzo, la 34esima, su 1.384 Tons disponibili, aggiudicate 244 Tons a un prezzo minimo di 1.641 euro/Tons, 0,10 euro/Tons in più rispetto al mese scorso. Per la prossima aggiudicazione, che si terrà il 16 aprile, restano disponibili 1.140 Tons. Sembra che queste ultime tonnellate non le voglia nessuno. 

– Siero in polvere: tranne l’Olanda che segna stabile, Germania e Francia sono in ribasso. Solo la Germania segna un rialzo per il siero alimentare. Gli operatori si lamentano della scarsità degli scambi ma anche del fatto che qualche speculatore abbia giocato al rialzo, che poi invece non c’è stato. 

– Quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi in aumento per l’emmentaler a 4,67 euro/Kg e stabili per il cheddar a 3,27 euro/Kg, il gouda a 3,07 euro/Kg e per l’edamer a 3,04 euro/Kg. In Italia, stabili le quotazioni dei formaggi Dop, tranne un aumento per il pecorino romano a Milano. 

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