Assocaseari, il punto settimanale: sul mercato permane l’effetto delle riaperture

2020-06-08T10:03:00+02:008 Giugno 2020 - 10:02|Categorie: Formaggi|Tag: |

Cremona – L’analisi degli andamenti della scorsa settimana, a cura di  Assocaseari, rivela un mercato che ancora beneficia dell’effetto delle riaperture. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

Latte crudo estero offerto poco, tra 0,34 €/kg di alcuni Paesi e 0,38 €/kg della Germania, latte scremato offerto a 0,23 €/kg e la panna mercoledì mattina offerta a 1,76 €/kg la tedesca che poi nel pomeriggio è scesa a 1,68 €/kg, comunque ben più alta di altre panne che si potevano ottenere a 1,64-1,65 €/kg. Suddetti prezzi si intendono reso Nord Italia. Sul mercato nazionale, continua a permanere l’effetto delle riaperture tanto delle gelaterie, quanto delle pasticcerie e un po’ anche dell’Horeca. Prezzi ancora in tensione, con latte crudo trattato da 0,345 fino a 0,36 €/kg e spicci, latte scremato tra 0,21 e 0,23 €/kg abbondanti e la panna nazionale di qualità è arrivata a raggiungere picchi massimi fino a € 0,08 sopra il bollettino.

– Come molti si aspettavano, dopo aver ottenuto un nuovo prezzo dalla Gdo tedesca elevato rispetto le aspettative del mercato, di 3,20 €/kg per il mese di giugno, il bollettino del burro di Kempten questa settimana è rimasto invariato a 3,00 e 3,15 €/kg. Invariato, a 3,17 €/kg, è rimasto anche il bollettino francese dopo l’aumento di 0,24 di settimana scorsa. L’unico bollettino ad essere salito questa settimana, ma era rimasto indietro prima, è quello olandese che con un aumento di € 0,12 si porta a 3,10. La media di questa settimana dei tre bollettini è di 3,115 €/kg. Praticamente Milano, con il suo 3,10 €/kg era da tempo che non era così allineato. Sul mercato ci sono offerte di tutti i generi, da chi chiede per un burro di centrifuga ben oltre i 3,45 €/kg e chi invece offre a 3,33 €/kg, prezzi comunque superiori ai bollettini, che come sempre registrano in ritardo le variazioni e che dovranno adeguarsi. Molte anche le offerte di burro di siero ai prezzi più svariati. La leggera flessione della crema, così come questo aumento di offerte di burro ai livelli di prezzo più disparati, ci lascia sicuramente pensare che vi sia molta confusione sul mercato, ma ci lascia anche sperare che abbia temporaneamente raggiunto i massimi e cerchi di capire a che livello assestarsi. Questa settimana sono state stoccate circa 5.800 ton, di cui 2.200 in Olanda, 1.400 in Irlanda e 1.000 in Germania. Al momento risultano stoccate circa 36.800 ton.

– Bollettini del latte in polvere in aumento in Germania, tutte le voci, in Olanda lo scremato ma invariato l’intero e in Francia in aumento l’intero e invariato lo scremato. Sul mercato vi è abbastanza offerta a prezzi che vanno da 2.200 a 2.400 €/ton addirittura. Sempre ridicoli i quantitativi consegnati all’ammasso privato, 990 ton di cui 970 ton tedesche e 22 ton della Repubblica Ceca. In totale allo stoccaggio privato di latte in polvere in quattro settimane sono state consegnate circa 5.800 ton.

– Sul siero in polvere i tre Paesi la pensano i tre modi diversi, con la Germania che diminuisce quello per uso zootecnico e lascia invariato quello per uso alimentare, l’Olanda che resta invariata e la Francia che sale ma c’è anche da dire che era rimasta indietro nelle settimane precedenti.

– In continuo calo le quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi: gouda a 3,05 €/kg, edamer a 2,89 €/kg, cheddar a 3,00 €/kg ed emmentaler, che perdendo ben € 0,44, va a 5,17 €/kg. In Italia, continua anche questa settimana il calo delle quotazioni del grana padano e del parmigiano reggiano nelle principali Borse Merci. Questa settimana sono state stoccate 2.500 ton circa di formaggio e in totale vi sono all’ammasso privato 40.300 ton, cioè il 40% del quantitativo potenzialmente stoccabile. Irlanda, Spagna, Italia, Svezia e Regno Unito hanno raggiunto il 100% del quantitativo massimo stoccabile.

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