Milano – Negli ultimi dieci anni, il consumo di piatti pronti da parte della popolazione italiana ha subito una crescita esponenziale. Secondo i dati Nielsen riportati oggi da Repubblica, dal 2007 a oggi l’acquisto di prodotti ready-to-eat è cresciuto del 42%, registrando un +6% solo nel 2016. Proporzionalmente, il consumo di ingredienti di base come burro, latte e farina è calato del 5,3% nell’anno corrente e del 4% dal 2007. E i pomodori pelati, che negli anni ‘80 rappresentavano il 50% dei consumi nazionali di prodotti lavorati, oggi incidono solo per il 10%, soppiantati dai sughi pronti. Entrando nel dettaglio dei nuovi trend di consumo, invece, la vendita di tramezzini e spuntini è cresciuta del 28% nei primi sei mesi di quest’anno; quella delle zuppe pronte di oltre il 45%.
