Produzione carne Ue (1): situazione critica per l’avicolo

2021-11-03T15:43:57+02:003 Novembre 2021 - 12:03|Categorie: Carni|Tag: |

Bruxelles (Belgio) – Il mercato europeo delle carni avicole sta attraversando una situazione difficile. Complici gli effetti dell’influenza aviaria degli ultimi mesi, la riduzione della domanda dei servizi di ristorazione e i costi elevati dei mangimi. Secondo quanto pubblicato dalla Commissione europea nel report ‘Short-Term Outlook for Eu agricultural markets in 2021’, la produzione diminuirà dello 0,9% a fine 2021 e le esportazioni dell’Ue risentiranno dei divieti relativi all’influenza aviaria, con un calo del 5% nel 2021. Per reagire alla situazione economica, l’industria avicola europea ha già limitato la produzione: -4,7% nel primo semestre 2021, rispetto allo stesso periodo del 2020 (in particolare, Paesi Bassi -17%, Polonia -8,6%, Spagna -5,7%, Francia -4,9%, Germania -3,4%). Considerando la domanda del foodservice tornata alla normalità, nel 2022 la produzione potrebbe tornare a crescere dell’1%. Sul fronte dell’export, durante la prima metà del 2021, le esportazioni Ue sono diminuite di 150mila tonnellate rispetto allo stesso periodo del 2019 (-13%). Le minori esportazioni verso Filippine (-61%), Regno Unito (-15%), Hong Kong (-68%) e verso il Sud Africa (-54%) – in totale -215mila tonnellate – sono state solo parzialmente compensate dall’incremento delle esportazioni in Ghana (+26%) e Ucraina (+26%) pari a +38mila tonnellate. Le esportazioni dovrebbero stabilizzarsi nel 2022, a condizione che i divieti relativi all’influenza aviaria siano gradualmente revocati.

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