Carne sintetica in 3D nel menù di The Chicken a Tel Aviv. Risposta ai nuovi trend o strategia commerciale?

2021-05-19T10:26:34+01:0019 Maggio 2021 - 10:26|Categorie: Carni, in evidenza|Tag: , , |

Tel Aviv (Israele) – Hamburger e fettine di carne sintetica da cellule di pollo coltivate in vitro: al ristorante The Chicken di Tel Aviv la carne ‘hi-tech’ è una realtà che, dal novembre scorso, fa parte del menù del ristorante. Al fianco della tradizionale cucina, infatti, il locale presenta un vero e proprio laboratorio genetico con stampanti in 3D. Di cosa si tratta? La base di partenza è costituita da cellule staminali animali (si evita dunque la morte dell’animale) che vengono lavorate in cisterne di metallo da ingegneri, biologi e tecnologi alimentari. I clienti possono assistere all’intera preparazione dei piatti attraverso le vetrate del laboratorio interno dove gli operatori in camice sono al lavoro per produrre la ‘carne’ da far cucinare agli chef. Come riportato da Il Messaggero, “La carne artificiale è generata in laboratorio con un processo altamente tecnologico che permette la replicazione dei tessuti e delle proteine animali in tempi rapidissimi. Le cellule vive sono inserite all’interno di bioreattori con una soluzione liquida piena di nutrienti: il volume raddoppia ogni giorno. Il risultato preliminare è una poltiglia di carne informe, che poi viene lavorata, o stampata, nella forma e nella dimensione adatta alla cottura e al servizio”. E’ una soluzione che risponde ai nuovi trend dei consumatori o una strategia di marketing? Ai posteri la sentenza. Ma è interessante sottolineare che il ristorante sorge nel sobborgo Ness Ziona, proprio nei pressi dello stabilimento della società SuperMeat, la sturt up israeliana fondata nel 2015 per fornire un’alternativa alla carne e agli allevamenti intensivi.

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