Caro energia, acquisti di macchine per carta: frenano i Paesi Ue, crescono Usa e Cina

2022-10-11T10:11:54+02:0011 Ottobre 2022 - 10:11|Categorie: Tecnologie|Tag: , , , , , |

Lucca – Cresce grazie all’export l’industria lucchese delle macchine per la carta. Nei primi sei mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2021, la produzione di macchine del distretto ha segnato un +5% a volume, mentre l’export è aumentato del +26% in valore. Stando alle stime di fine anno, il business taglierà il traguardo di un miliardo di fatturato, per quasi l’80% realizzato oltreconfine. Questo quanto emerge dalla conferenza organizzata da Confindustria Toscana nord in vista del Miac (Lucca, 12-14 ottobre). Rallentano, tuttavia, le vendite di macchine in Europa, in ginocchio a causa del caro bollette. “I costi energetici stanno frenando gli acquisti di nuove macchine nei Paesi Ue, dove oggi si guarda piuttosto al miglioramento di efficienza degli impianti esistenti”, spiega Mauro Celli, coordinatore del gruppo Meccanica per la carta di Confindustria Toscana nord (Lucca, Prato, Pistoia). A trainare l’export sono oggi, invece, Usa, Cina e Medio Oriente, “mercati in cui non esiste il problema dei costi energetici”. Tiziano Pieretti, presidente della sezione Carta e cartotecnica di Confindustria Toscana nord, aggiunge: “I produttori di carta di alcuni Paesi come Turchia, Egitto e Algeria stanno cercando di ‘approfittare’ dei prezzi fuori controllo dell’energia in Europa, per riattivare impianti fermi o crearne di nuovi senza alcuna attenzione alla sostenibilità. Alla lunga, tutto ciò, può mettere in crisi le nostre produzioni”.

 

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