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Cia-Agricoltori Italiani: “Il prezzo del grano duro non compensa i folli costi di produzione. Rischio aumento dell’import”

2022-10-26T10:48:38+02:0026 Ottobre 2022 - 10:48|Categorie: Grocery|Tag: , , |

Roma – La filiera della pasta è sotto stress. Come lamentato da Cia-Agricoltori Italiani, i prezzi conferiti dall’industria agli agricoltori compensano solo in parte i costi di produzione proibitivi, mettendo a dura prova l’intera catena di approvvigionamento.

Alla già critica situazione si aggiunge il prezzo del gasolio e dei fertilizzanti, quasi raddoppiato, il costo dei concimi azotati, indispensabili per la coltura, e i rincari di sementi e logistica. Complice anche la siccità, la produzione nazionale di grano duro ha raggiunto, quest’anno, 3,2 milioni di tonnellate, in calo rispetto ai 4 milioni dello scorso anno.

La preoccupazione per il futuro, spiega l’Associazione, è che molte aziende, a fronte delle recenti difficoltà, scelgano altre colture. Portando, di conseguenza, a un aumento della dipendenza dall’import, con gravi ricadute sul tessuto economico, sociale ed ambientale del Paese. Pur essendo il primo produttore europeo di pasta, l’Italia è, infatti, anche primo importatore mondiale di questo cereale.

 

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