Italia prima per diversificazione dell’export tra i Paesi del G20

Meda (Mb) – È la diversificazione il punto di forza dell’export made in Italy. A testimoniarlo, i dati emersi dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (Unctad), elaborati da Fondazione Edison. Che mostra il nostro Paese davanti ai principali competitor internazionali per grado di differenziazione dell’export, il più alto tra i membri del G20. L’indice italiano, nel 2021, è pari a 0,944 contro lo 0,909 della Germania e 0,905 della Cina, e solo lo 0,828 della Corea. “Un ruolo importante spetta alle fiere che accompagnano le imprese nel processo di internazionalizzazione”, riporta Milano Finanza. Stando a un’indagine commissionata da Aefi a Prometeia su un campione di oltre 25mila imprese espositrici – responsabili del 13% della produzione nazionale – messe a confronto con un panel di aziende non espositrici, il vantaggio della partecipazione alle fiere è evidente. Tra il 2012 e il 2019, queste aziende hanno messo a segno 12,6 punti di crescita cumulata in più delle vendite e 0,7 punti Ebitda in più, rispetto a chi non ha partecipato. Le aziende dell’agroalimentare espositrici sono quelle che hanno registrato il premio maggiore in termini di extra-crescita dell’attività (+20,5% nel primo semestre 2022).

Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Unctad

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