Roma – Coldiretti fa un primo bilancio della raccolta del pomodoro Made in Italy. Secondo l’associazione, dalle prime indicazioni sulla campagna 2024 emergono situazioni opposte per Puglia ed Emilia Romagna, le regioni dalle quali vengono circa i 2/3 del raccolto nazionale.
“In Puglia al momento l’aumento di oltre il 5% delle superfici investite a pomodoro è assorbito dal leggero calo produttivo, flessione che però potrebbe aumentare sensibilmente nelle prossime settimane, qualora venisse sospesa l’erogazione dell’acqua per l’irrigazione, spauracchio già ampiamente anticipato a causa degli invasi che si sono svuotati per la mancanza di piogge da mesi”, spiega Coldiretti in una nota.
“L’Emilia Romagna deve fare invece i conti con le alluvioni che hanno ostacolato e ritardato i trapianti, facendo strage di piantine, e la grandine che ha colpito a macchia di leopardo causando perdite pesanti. Alle criticità da affrontare si aggiunge quella degli attacchi del ragnetto rosso, acaro che già da anni crea problemi soprattutto nel Piacentino. Tra le altre aree vocate, in Lombardia fra nubifragi, alluvioni e trombe d’aria l’avvio dell’annata è stato particolarmente difficile, con le piantine che in alcuni casi sono state trapiantate in campo con un ritardo di oltre un mese”.
Il risultato dovrebbe essere un calo della produzione: sui primi trapianti si teme una contrazione più marcata. Laddove si sono verificati episodi localizzati di grandine la speranza è di poter recuperare sulle varietà più tardive, per arrivare a una riduzione finale tra il 15% e il 20% rispetto alla media. Positiva, invece, la situazione in Campania dove per il Pomodoro San Marzano Dop si stima un incremento della produzione intorno al 10%.