Roma – No agli estirpi incondizionati, sì al contenimento delle rese, all’allargamento della misura Ocm Promozione in ambito unionale e alla proposta di trasferire i fondi inutilizzati al plafond dell’anno successivo. È, in estrema sintesi, la posizione di Unione italiana vini (Uiv) espressa oggi in Consiglio nazionale in vista della riunione – il prossimo 14 ottobre a Bruxelles – del Gruppo di alto livello del vino dove il Masaf sarà chiamato ad esprimere le raccomandazioni dell’Italia sulle future politiche Ue.
In Consiglio, Uiv ha espresso posizioni favorevoli in particolare sull’abbassamento della gradazione alcolica dei vini, che dovrà necessariamente passare da una modifica strutturale delle regole del settore e delle pratiche enologiche che possano ridurre la soglia minima di alcol, oggi fissata a 8,5°. Altri elementi di spicco che trovano d’accordo l’associazione sono la possibilità di accedere ai fondi inutilizzati l’anno precedente e l’estensione delle politiche di Promozione anche in ambito comunitario e non più solo sui mercati terzi, oltre a una maggior semplificazione delle regole del gioco. Secco no, infine, per l’ipotesi di prolungamento dei reimpianti da 3 a 8 anni.