Reggio Emilia – Proseguono le attività contro la contraffazione negli Usa, in casa parmigiano. Domani, infatti, il direttore del Consorzio di tutela, Riccardo Deserti, sarà a Bruxelles per parlare alla Commissione Ue dei problemi aperti in un Paese, quello americano, che per l’export di parmigiano reggiano è il terzo mercato, con una quota del 17,6%. “Un confronto da noi richiesto e accolto dalla Commissione nell’ambito dei negoziati Ttip tra Unione europea e Stati Uniti, dove parmigiano reggiano è stata la prima Dop italiana a registrarsi (nel ’92), ma ancora subisce gli effetti di una concorrenza sleale fondata sull’inganno che si compie anche contro i consumatori, ai quali il “parmesan” viene offerto in modo massiccio connotandolo con elementi grafici, riportati sulle confezioni, che si richiamano esplicitamente (tricolore, bandiere, bollini) all’Italia”. Nell’immediato, l’obiettivo prioritario è quello di far sì che scompaiano proprio questi richiami che fanno pensare al prodotto italiano”.
