Roma – “I recenti e particolarmente sostenuti incrementi delle quotazioni del frumento tenero registrati non possono, per la loro rilevanza, non costituire un motivo di profonda preoccupazione”. Giorgio Agugiaro, presidente della sezione Molini a frumento tenero di Italmopa (Associazione industriali mugnai d’Italia), commenta così il rialzo dei prezzi della materia prima. La forte tensione appare riconducibile a fenomeni di accaparramento da parte di paesi terzi che hanno determinato una riduzione della disponibilità di alcuni cereali. A cui si aggiungono i dazi all’importazione ed esportazione che limitano il commercio internazionale e i fenomeni di ritenzione da parte dei detentori della materia prima, che temono ulteriori rialzi. Come riportato nella nota stampa rilasciata dall’associazione, il costo della materia prima frumento tenero rappresenta il 70% dei costi di produzione delle aziende molitorie e ogni fluttuazione della quotazione si ripercuote sulla redditività delle società stesse. Continua il presidente Agugiaro: “Riteniamo nuovamente doveroso richiamare l’attenzione dei nostri policy makers sulla necessità che non siano ignorate le numerose criticità di una filiera che merita e pretende pari dignità rispetto alle altre filiere alimentari nazionali”.
