Crisi Istituto Parma Qualità: tavolo in regione Emilia Romagna

2019-06-11T11:36:23+02:0011 Giugno 2019 - 12:00|Categorie: Carni, Salumi|Tag: |

Parma – E’ stato convocato per oggi un incontro in regione Emilia Romagna focalizzato sulla crisi dell’Istituto Parma Qualità (Ipq) e, più in generale, sulla filiera del prosciutto di Parma. Saranno presenti Assica, il Consorzio del Parma, Unapros (Unione nazionale associazioni produttori suini) e sindacati di categoria. L’Ipq è al centro di una lunga crisi, culminata nella sospensione del 16 maggio da parte di Accredia (ente italiano di accreditamento), per la durata di tre mesi. Un provvedimento che segue la sospensione di sei mesi dell’anno scorso, legata ai mancati controlli sull’utilizzo di seme Duroc, non conforme al disciplinare di produzione. L’Istituto svolge un ruolo strategico, dato che è l’ente autorizzato dal Mipaaft per controllare la filiera Dop del prosciutto di Parma. Il rischio, in caso di ulteriore sospensione, è perdere il ruolo di ente certificatore, con pesanti ricadute su tutta la filiera. Secondo quanto riporta Repubblica, “dal primo gennaio 2019 le partite che risultano essere fuori peso sono circa 3mila, per un totale di circa 390mila suini e circa 780mila cosce”.

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