Discriminazione del vino nei programmi Ue di promozione, l’appello della Filiera

2022-06-09T16:45:08+01:009 Giugno 2022 - 17:15|Categorie: Vini|Tag: , , |

Roma – La strategia Farm to Fork e le pressioni della direzione generale Salute di Bruxelles condizionano le prossime politiche di Promozione agricola della Commissione europea. Lo rileva, preoccupata, la Filiera vitivinicola in una lettera indirizzata al commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni e al ministro italiano delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli. Il rischio, per il settore del vino, è accusare ulteriori discriminazioni nei programmi comunitari, come successo di recente nel caso delle azioni di promozione orizzontale. “Ci risulta – cita la lettera sottoscritta da ACI – Alleanza delle Cooperative italiane, Assoenologi, Cia, Confagricoltura, Copagri, Federdoc, Federvini e Unione Italiana Vini – che il documento di lavoro per la prossima annualità potrebbe prevedere un’ulteriore penalizzazione per i prodotti a Indicazione geografica (Dop/Igp) e al contempo stia valutando l’esclusione dai programmi promozionali di alcuni prodotti particolarmente sensibili per la produzione agroalimentare italiana, come il vino e le carni. Pur condividendo – prosegue il testo inviato dalla Filiera – l’importanza della promozione dei prodotti biologici per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, riteniamo fondamentale sottolineare che l’agricoltura biologica non rappresenta l’unica pratica agricola idonea ai predetti scopi e che nel settore vitivinicolo la politica delle IG contribuisce notevolmente agli obiettivi prefissati dalla strategia Farm to Fork“. L’attenzione della Filiera è ora rivolta al prossimo Comitato dell’Organizzazione comune dei mercati agricoli (Ocm) in programma il 15 giugno, quando la Commissione sarà chiamata ad adottare il prossimo programma annuale di promozione.

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