Busseto (Pr) – Emiliana Conserve, azienda italiana che ogni anno lavora 260mila tonnellate di pomodoro, ha redatto il suo primo bilancio di sostenibilità, relativo all’esercizio 2021. Tra gli aspetti più rilevanti, definiti in base agli standard della Global Reporting Initiative (Gri), spicca la tutela dei consumatori attraverso un sistema di etichettatura responsabile. L’azienda, che opera nel cuore della Food Valley con due stabilimenti, lavora pomodoro 100% italiano in accordo con il Disciplinare di produzione integrata dell’Emilia Romagna e con le norme contenute nella certificazione ‘Servizio di controllo della filiera del pomodoro italiano sostenibile’, che, in seguito alla pubblicazione del bilancio, si è evoluta in filiera sostenibile certificata Emiliana 5.0, composta da cinque certificazioni Iso. In merito a emissioni e climate change, nuovi impianti di concentrazione che non consumano gas naturale saranno impiegati da Emiliana Conserve per ridurre l’impatto climatico dell’azienda. “Scattare questa fotografia dell’esercizio 2021 è fondamentale per poter rendicontare in modo dettagliato i risultati che raggiungeremo nel tempo, anche in virtù di importanti investimenti già approvati dal Cda”, spiega Gian Mario Bosoni, Ad di Emiliana Conserve. “Si colloca all’interno di questa strategia la recente emissione del prestito obbligazionario del valore di 8 milioni di euro, sottoscritto da Unicredit, che prevede il rispetto sia di covenants economico-finanziari, sia di parametri legati alla sostenibilità”.
