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Export, nel 2020 cresce solo l’agroalimentare

2021-02-17T15:41:19+02:0017 Febbraio 2021 - 15:41|Categorie: Mercato|Tag: , , , , , , |

Roma – Nel 2020 le uniche esportazioni cresciute in Italia sono quelle agroalimentari. Che hanno registrato il massimo storico di sempre, con un valore di 46,1 miliardi di euro e un aumento percentuale dell’1,8% rispetto al 2019. È quanto emerge dal report elaborato da Istat relativo al commercio estero dell’anno che si è appena concluso. In netta controtendenza con il crollo generalizzato dell’export made in Italy (-9,7%). Come rivela l’analisi di Coldiretti sui dati Istat, a essere avvantaggiate sono state le esportazioni nazionali di conserve di pomodoro (+17%), pasta (+16%), olio di oliva (+5%) e frutta e verdura (+5%). In calo del 3%, invece, le spedizioni di vino italiano nel mondo (-3%), duramente colpite dalla chiusura dei ristoranti che rappresentano il principale mercato di sbocco per le bottiglie di alta qualità. Inoltre, sempre a detta dell’associazione, per oltre la metà (55%) le esportazioni dei prodotti agroalimentari made in Italy sono state dirette all’interno dell’Unione Europea. Con la Germania che si classifica come il principale cliente con 7,73 miliardi (+6%), la Francia al secondo posto con 5,08 miliardi, e la Gran Bretagna a seguire con 3,6 miliardi (+2,8%). Fuori dai confini comunitari, sono gli Stati Uniti il primo partner commerciale dell’Italia, con 4,9 miliardi di euro e in crescita del 5,6 %.

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