Giù i prezzi del latte: i pastori sardi tornano a farsi sentire

2021-06-09T16:15:41+02:009 Giugno 2021 - 16:15|Categorie: Formaggi, in evidenza|Tag: , , |

Cagliari – Tornano sul piede di guerra i pastori sardi. Ancora una volta, oggetto della protesta sono i prezzi del latte. “Non si può pensare che il 30% del latte venga pagato dai 20 ai 30 centesimi in meno al litro come già successo nel 2019 e nel 2020, vediamo quale sarà la scusa per il 2021 e vediamo se i pastori saranno ancora disposti a perdere il loro guadagno così in silenzio”. Così si legge in una nota dei ‘pastori senza bandiera’, che, tramite uno dei suoi portavoce, Gianuario Falchi, già leader della protesta di due anni or sono, fa sapere che “si iniziano a sentire i bilanci delle cooperative: sono quasi tutte sopra 1 euro al litro mentre l’industriale rimane a 0,85”. “Nel frattempo hanno pensato bene di alleggerirci dai guadagni presunti con gli aumenti assurdi su tutti i prodotti che compriamo per poter ottenere questo benedetto litro di latte: basta pensare che sui mangimi si è passati a un incremento fino a 6 euro a quintale, sui concimi più di 10 euro a quintale, gasolio agricolo più di 0,10 a litro”, prosegue Falchi. “E tutto il resto idem: nessuno ne parla, nessuno controlla, nessuno fa niente per evitare questo”. In conclusione alla nota, i pastori esprimono la propria delusione: “In compenso tutte le promesse dell’Assessorato regionale che entro il 30 giugno saranno pagati i premi mi sembra siano solo fantasia. Le uniche cose sicure sono i processi ai pastori, ma anche di questo argomento la politica se ne occuperà alle prossime elezioni”.

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