Grano e mais: la crisi in Ucraina fa salire i prezzi del 20% in un giorno

2022-02-23T09:36:08+02:0023 Febbraio 2022 - 09:36|Categorie: Carni, Dolci&Salati, Grocery|Tag: , , , |

Roma – Le quotazioni del grano registrano un balzo del 20% in un solo giorno, mentre il mais destinato all’alimentazione del bestiame ha raggiunto il valore massimo da sette mesi. È quanto rilevato da un’analisi di Coldiretti sugli effetti della delicata situazione politica fra Russia e Ucraina alla chiusura del mercato future della Borsa merci di Chicago, punto di riferimento mondiale per le materie prime agricole. Un aumento che comporta rilevanti conseguenze su più fronti anche per l’Italia. L’Ucraina è infatti il secondo fornitore di mais destinato all’alimentazione animale con una quota di poco superiore al 20% del totale. Un duro colpo che si aggiunge alla già enorme crescita dei costi dell’energia. Il mais, spiega la Coldiretti, è la componente principale dell’alimentazione degli animali, con l’Italia che è costretta a importare il 53% del suo fabbisogno. Per quanto riguarda il grano, l’Ucraina rappresenta il 5% delle importazioni di grano tenero per la produzione di pane e biscotti, con un quantitativo di 107mila tonnellate nei primi dieci mesi del 2021. Dalla Russia, invece, l’Italia ne ha acquistate 44mila tonnellate, a cui si uniscono le 36mila di grano duro destinato alla realizzazione della pasta.

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