Guerra in Ucraina, la reazione dei giganti del lattiero caseario

2022-03-11T12:14:25+02:0010 Marzo 2022 - 17:33|Categorie: Formaggi, in evidenza|

Mosca (Russia) – Qualcuno chiede di boicottare le aziende ancora attive in territorio russo; altre realtà, al contrario, si sono già schierate; alcune hanno annunciato iniziative umanitarie. Come stanno reagendo i grandi player del lattiero caseario alla guerra in Ucraina? Danone ha comunicato la chiusura di uno dei due impianti in Ucraina, mentre sono riprese le operazioni nel secondo. Ha inoltre predisposto una donazione da 500mila euro alla Croce Rossa per rifornire il Paese di acqua, cibo e medicine. La cooperativa finlandese Valio e la danese Arla, entrambe operative in Russia, hanno deciso di sospendere le proprie attività nel Paese. Così come la norvegese Elopak, che, però, ha garantito che continuerà a pagare lo stipendio ai suoi 336 dipendenti. La neozelandese Fonterra, al contrario, continuerà a operare nelle sedi di Mosca e San Pietroburgo, anche se ha affermato che ogni decisione verrà valutata con l’evolversi della situazione.

 

Torna in cima