I prodotti ‘sostenibili’ non reggono al taglio della spesa. L’analisi dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy

2023-09-13T09:41:11+02:0012 Settembre 2023 - 12:05|Categorie: Mercato|Tag: , |

Milano – I prodotti ‘sostenibili’ non sono stati risparmiati dalla razionalizzazione del carrello della spesa. Secondo un’analisi condotta dall’Osservatorio immagino di GS1 Italy, nei supermercati e negli ipermercati ci sono oltre 36mila prodotti (tra alimentari, pulizia della casa e della persona) che riportano sulle confezioni un riferimento al loro impegno sul fronte della sostenibilità. Nel 2022, questo paniere ha perso il 4,3% dei volumi venduti ma, per effetto soprattutto dell’aumento dei prezzi, ha visto una crescita del fatturato dell’8,6%. A totale 2022, l’andamento migliore a valore è stato quello dei prodotti ‘etici’ nei confronti dei lavoratori e delle comunità (+10,5% a valore), mentre a volume i prodotti ottenuti gestendo le risorse naturali in modo sostenibile (-3,3%) sono quelli che hanno maggiormente contenuto il calo delle vendite.

L’analisi dell’Osservatorio vede una segmentazione del mondo della sostenibilità in quattro macro-aree: ‘management sostenibile delle risorse’, ‘responsabilità sociale’, ‘agricoltura e allevamento sostenibili’ e ‘rispetto per gli animali’. I prodotti della prima area hanno aumentato del 10,1% il fatturato ma hanno visto calare i volumi del -3,3%. Qui, il claim più diffuso e che sviluppa il maggior valore di vendita è ‘riciclabile’: ha visto aumentare le vendite a valore +16,6% e a volume +1,8%. Sul fronte della ‘responsabilità sociale’, il paniere che compone questo settore ha registrato +10,5% a valore e -4,6% a volume. Qui la certificazione più diffusa è FSC – Forest Stewardship Council: nel 2022 ha aumentato il fatturato (+11%) ma ha accusato un calo dei volumi (-3,1%). Per quanto riguarda ‘agricoltura e allevamento’, ormai oltre il 10% dei prodotti confezionati venduti in super e ipermercati dichiara in etichetta di provenire da agricoltura o allevamento sostenibile. Questo paniere, composto da 14mila referenze, ha raggiunto i 3,5 miliardi di euro di sell out e in un anno ha guadagnato +5,1% a valore, nonostante abbia perso – 4,1% a volume. Il claim ‘filiera’ è il principale per giro d’affari. Mentre ‘senza antibiotici’ è quello che ha avuto il maggior tasso di crescita annua a valore e a volume (17,2% e +4,3%).

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