Il Chianti Classico presenta in anteprima a Milano il progetto delle Unità Geografiche Aggiuntive

Barberino Tavarnelle (Fi) – Nasce il progetto di suddivisione del territorio di produzione del Chianti Classico in aree più ristrette e dotate di maggiore omogeneità (Unità Geografiche Aggiuntive), per arrivare ad indicare in etichetta il nome del borgo o villaggio. Le norme nazionali ed europee consentono infatti che per i vini Dop si possa fare riferimento a unità geografiche aggiuntive, identificate all’interno della zona di produzione della denominazione. Il 22 novembre al Mudec di Milano, Luciano Ferraro, caporedattore del Corriere della Sera accompagnerà Giovanni Manetti, presidente del Consorzio Vino Chianti Classico, in un viaggio virtuale attraverso le future Uga del Gallo Nero. “E’ il territorio che fa la differenza è da sempre uno dei nostri motti preferiti. Quello del Chianti Classico è un territorio davvero unico, coperto per due terzi da boschi e con solo un decimo di areale dedicato alla viticoltura, che oggi per oltre il 50% segue i dettami dell’agricoltura biologica (52,5% della superficie vitata rivendicata). Un territorio capace di esprimersi al massimo in tutte le declinazioni del Gallo Nero. Il vino, come spesso ho affermato, rispecchia il territorio come un’immagine fotografica in negativo, e per questo è così importante sia preservare il suo contesto ambientale e paesaggistico che poterlo raccontare al consumatore, nelle sue varie sfaccettature, anche attraverso l’etichetta”, ha affermato Manetti.
Fra i principali obiettivi del progetto, quello di rafforzare la comunicazione del binomio vino-territorio, aumentare la qualità in termini di identità e territorialità, consentire al consumatore di conoscere la provenienza delle uve e, non ultimo, stimolare la domanda attraverso la differenziazione dell’offerta. L’introduzione del nome del villaggio in etichetta servirà infatti ad intercettare e soddisfare l’interesse dei consumatori che, in numero sempre maggiore, desiderano approfondire la conoscenza del rapporto fra i vini del Gallo Nero e il loro territorio di origine. Per questo il territorio di produzione del Chianti Classico è stato suddiviso in alcune aree, distinguibili in base a criteri specifici quali la riconoscibilità enologica, la storicità e la notorietà: San Casciano, Greve, Montefioralle, Lamole, Panzano, Radda, Gaiole, Castelnuovo Berardenga, Vagliagli, Castellina e San Donato in Poggio.

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