Roma – Ieri la Camera ha approvato, nell’ambito del Decreto legge salute, l’aumento della percentuale di succo dal 12 al 20% (un aumento del 67% quindi) per le bevande a base di frutta. Ha, inoltre, esteso il nuovo limite anche alle bevande di fantasia (acque toniche e aperitivi analcolici aromatizzati, per esempio). La nuova norma rischia di mettere in seria crisi il comparto. “Inserire l’aumento del 20% anche alle bevande a gusto agrumi significa vietarne la produzione”, ha dichiarato al Sole 24 Ore, Aurelio Ceresoli, presidente di Assobibe (Associazione italiana industriali delle bevande analcoliche). Gli fa eco il presidente di Mineracqua, Ettore Fortuna: “È inaccettabile che si decida di modificare una legge senza prima sentire l’industria sulle possibilità reali di realizzare la modifica”. Una norma che non soddisfa neppure il carattere salutistico, che invece vorrebbe promuovere. “Anzi, c’è la possibilità che per alcune bevande si debba aggiungere dello zucchero per compensare l’aumento della percentuale di succo”, conclude Ettore Fortuna. (PF)
Il Dl salute che mette a rischio il comparto delle bevande analcoliche alla frutta
RepartoGrafico2012-10-19T10:52:46+01:0019 Ottobre 2012 - 10:52|Categorie: Mercato|Tag: ASSOBIBE, Aurelio Ceresoli, Ddl salute, Ettore Fortuna, MINERACQUA|
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