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In giornata il voto dei 27 Paesi Ue sulla direttiva Csddd sul principio di diligenza (due diligence)

2024-02-09T10:49:40+02:009 Febbraio 2024 - 10:49|Categorie: Mercato|Tag: , |

Bruxelles (Belgio) – Prosegue l’iter di approvazione per il progetto europeo di direttiva Csddd. Che dovrebbe imporre un dovere di vigilanza alle imprese europee sul rispetto dei diritti sociali e ambientali, in Europa e nel mondo. In giornata i Paesi membri dovranno esprimersi sul compromesso a livello diplomatico, ma l’esito del voto rimane incerto.

Il testo prevede che le aziende integrino il cosiddetto principio di diligenza (due diligence) nelle loro scelte aziendali e nei loro piani di medio termine. Cosa che riguarderebbe le imprese con più di 500 dipendenti e un fatturato mondiale di oltre 150 milioni di euro, e le imprese con più di 250 dipendenti e un fatturato superiore ai 40 milioni, di cui almeno 20 milioni generati in particolari settori: tra gli ambiti prescelti rientrano l’agricoltura, la produzione di alimenti e il commercio di prodotti agricoli. Le Pmi “saranno incluse indirettamente nel campo d’applicazione quando entrano a fare parte della catena di valore”, spiega il commissario alla Giustizia Didier Reynders, come riporta il Sole 24 Ore. Non sono mancate le reazioni negative del mondo dell’industria. L’associazione tedesca Bdi, la francese Medef e l’italiana Confindustria hanno criticato più volte la direttiva: si teme che imponga troppi oneri.

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