Milano – Lidl ha recentemente presentato la propria strategia globale, dichiarando di volersi concentrare maggiormente sulle proteine vegetali (leggi qui). Dopo l’annuncio, si è fatta avanti Essere Animali, che da anni porta avanti la campagna #LidlChickenScandal denunciando le scarse condizioni di benessere in cui sono allevati i polli di alcuni fornitori legati all’insegna, cogliendo l’occasione per chiedere alcune precisazioni. “È positivo vedere che l’insegna sta pianificando alcuni passi avanti in tema di ‘miglioramento degli standard di benessere animale’ e alimentazione consapevole, che speriamo porterà avanti concretamente”, specifica un comunicato dell’associazione animalista, “ma le domande che Essere Animali pone a Lidl Italia dal 2022 continuano a restare senza risposta: cosa farà concretamente Lidl Italia per migliorare gli standard di allevamento dei propri prodotti a marchio a base di pollo? Lidl Germania si è posta un obiettivo di miglioramento delle condizioni di vita dei polli al 2030, perché Lidl Italia non segue anche quest’esempio dell’internazionale? Quali azioni sono state intraprese nei confronti dei fornitori che non rispettano il benessere animale? […] Speriamo che Lidl Italia vorrà rispondere presto alle nostre domande con obiettivi concreti”.
La nostra redazione ha contattato Lidl Italia per chiedere un approfondimento sul tema.