Si è spento sabato 9 gennaio, nella sua casa di Chiuro (Sondrio), all’età di 66 anni, Walter Sosio, titolare del Salumificio Sosio. Ai figli Alessandra, Lorenzo e Umberto e alla moglie, le condoglianze delle redazioni di Tespi Mediagroup.
In foto, da sinistra: Umberto, Walter e Alessandra Sosio
Il ricordo del Direttore
Il burbero buono
Me lo ricordo ancora il primo incontro, tanti anni fa, con il Walter. I baffoni ingialliti dalle sigarette, la voce grossa, i modi bruschi: “Cosa fai te qui? Il giornalista? Ma che mestiere è”. Un approccio che non lasciava spazio a molte discussioni. Invece, nel corso degli anni, anche grazie ai figli, il rapporto con il giornalista si consolida. Walter capisce che la comunicazione è importante. Non basta fare un prodotto buono e di qualità. Bisogna raccontarlo. Si inventa poi La mia Bresaola, che così amava descrivere: “E’ proprio come piace a me. Ho voluto prepararla come ho imparato da piccolo, nel retrobottega della macelleria della mia famiglia. Così ho scoperto il piacere di lavorare a mano e la soddisfazione del vero artigiano. Ho assaporato i gesti di un tempo e mi sono lasciato prendere la mano… decidendo di fare tutto a mano”. In queste parole c’è tutta la sua storia, fatta di passione e di dedizione al lavoro. Era talmente orgoglioso della “sua” bresaola che, nello stand dell’azienda, in fiera, si era inventato un contenitore in plexigas con guanti attraverso i quali si poteva massaggiare la carne. Potevano provarci tutti e anch’io mi misi all’opera. Dopo pochi minuti Walter mi fermò e mi disse: “Frigerio va a fa il giurnalista, ca l’è mei”. Oggi Walter, il burbero buono, è sicuramente in Paradiso. E magari, anche lì starà massaggiando la sua bresaola. Pare che anche Pietro l’apostolo ci abbia provato. Fermato subito da Walter: “Pietro va a fa il purtinar, ca l’è mei”.
Angelo Frigerio