L’inflazione rallenta e arriva al 10% spinta dai cali di prezzi di frutta e verdura

2023-02-23T11:05:17+02:0023 Febbraio 2023 - 10:14|Categorie: in evidenza, Mercato, Ortofrutta|Tag: , , |

Roma – L’inflazione, a gennaio, ha registrato un netto rallentamento grazie al calo dei prezzi energetici, ed è scesa al 10%. A riportarlo il Corriere della Sera su dati Istat. La flessione del tasso di inflazione, dichiara l’Istituto in una nota riportata dal giornale, “risente dell’andamento delle componenti più volatili dell’indice dei prezzi al consumo (calcolato a +10% per il mese in analisi), fortemente condizionato dall’inversione di tendenza dei beni energetici regolamentati (-12% su base annua)”.

Secondo i dati rilevati dall’Istat, però, se le quotazioni dell’energia sono diminuite, al contrario continuano ad aumentare i prezzi di altri beni e servizi. Soprattutto quelli di alimentari lavorati e di altri beni durevoli. Proprio per questo motivo, come riporta il giornale, la componente di fondo dell’inflazione continua ad accelerare. Sempre a gennaio, poi, l’Istat ha rilevato un attenuarsi della dinamica annua dei prezzi dei beni alimentari, con il carrello della spesa che scende a +12% dal +12,6% del mese precedente. Si accentua, invece, la dinamica dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto, che passa da +8,5% a 8,9%.

Secondo Coldiretti, riporta il Corriere, a spingere al ribasso l’inflazione è l’inversione di rotta dei prezzi delle verdure fresche, scesi a -0,9%. Così come della frutta, aumentata ma meno della metà dell’inflazione (+4,8%). Come riporta il giornale, poi, l’inflazione ha colpito in modo diverso le varie aree italiane. A subire l’intervento più pesante sono state le isole, con +11,7%, nonostante questo sia un rallentamento rispetto al mese di dicembre (+13,9%). Seguite dal Nord-Ovest (da +11,4% a +10,0%), Sud (da +11,7% a +9,9%), Nord-Est (da +11,5% a +9,7%) e centro (da +11,0% a +9,6%).

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