L’Ue aumenta la produzione di cereali per contrastare la crisi. Confagricoltura: “Necessari nuovi interventi”

2022-03-24T10:04:28+02:0024 Marzo 2022 - 10:04|Categorie: Mercato|Tag: , , , , |

Bruxelles (Belgio) – Nelle aree di interesse ecologico (Efa) dell’Unione europea potranno essere coltivati anche i cereali e non solo le colture azotofissatrici. È la decisione presa dal Consiglio agricoltura Ue, all’interno delle misure disposte per l’agricoltura al fine di limitare le conseguenze economiche del conflitto in Ucraina. Secondo le stime che sono circolate nel corso della sessione ministeriale, circa quattro milioni di ettari aggiuntivi potrebbero essere coltivati negli Stati membri. Per la prima volta in assoluto, inoltre, si potrà ricorrere alla riserva di crisi della Pac, che metterà a disposizione dell’Italia circa 48 milioni di euro. “È un importante passo avanti nella direzione da noi auspicata”, sottolinea il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti. “Nel corso degli incontri ho sottolineato l’esigenza di utilizzare in via straordinaria tutto il potenziale produttivo dell’agricoltura europea, per garantire le forniture all’interno e contribuire ad evitare una crisi alimentare a livello globale, in considerazione dell’inevitabile contrazione dei raccolti in Ucraina”. Per Confagricoltura, tuttavia, si tratta solo di una prima risposta per limitare le conseguenze economiche del conflitto. “Saranno necessari nuovi interventi per contribuire a evitare situazioni di crisi alimentare a livello internazionale. […] Chiediamo al nostro governo di fare il massimo sul piano finanziario e di avviare rapidamente le discussioni in ordine alle finalità e alle modalità di erogazione delle risorse in connessione con quanto previsto nel recente ‘decreto legge Ucraina’”.

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