Machinery, cresce l’attenzione verso i servizi digitali. I risultati dell’Osservatorio Digital Industries World

2024-04-10T15:58:30+02:0010 Aprile 2024 - 15:49|Categorie: Tecnologie|Tag: , , , , |

Milano – Qual è il grado di maturità digitale dell’industria italiana? Quanto investe il settore machinery in digital servitization? E in futuro, che ruolo avranno i servizi digitali e i nuovi modelli di business? Sono queste le domande al centro dell’Osservatorio ‘Digital servitization nel settore del machinery’ – progetto di ricerca di Digital Industries World, in collaborazione con Asap Service Management Forum, Acimac, Acimall, Acimit, Aita, Amafond, Amaplast, Siri, Ucima e Ucimu –, presentato questa mattina in occasione di un incontro di approfondimento dal titolo ‘La voce del mercato: il futuro dei servizi digitali per le macchine industriali’ presso la sede di Cinisello Balsamo (Mi) di Federmacchine.

Dallo studio, condotto su un ampio panel di imprese del machinery – sono 200 i produttori del settore che hanno risposto al questionario – emerge che il 25% del fatturato delle aziende del settore deriva dall’attività di service. “Percentuale che dimostra che il modello di business dominante è ancora quello tradizionale, incentrato sulla vendita dei macchinari”. Ma più della metà delle imprese intervistate (53%) si attende che il fatturato del business dei servizi aumenterà significativamente nel futuro. Sono le grandi aziende, principalmente, a credere maggiormente in questa affermazione (70%), versus il 45% delle Pmi. Più della metà dei produttori di macchinari (57%) ha implementato una strategia mirata per lo sviluppo del business dei servizi. Un’importanza che però si traduce ancora in maniera limitata in vere e proprie strategie di business: solo il 29% del panel ha infatti allocato un budget dedicato. Inoltre, il portafoglio di servizi offerti dalle imprese del settore è piuttosto ampio ma resta ancorato ai servizi più tradizionali venduti in modalità transazionale. Stando a quanto emerge dall’Osservatorio, però, le aziende del machinery ritengono decisivi i servizi digitali in futuro: “l’offerta di questi ultimi risulterà sempre più determinante nelle scelte di acquisto dell’utilizzatore di macchinari: quasi il 70% delle imprese che hanno risposto alla ricerca considera che, entro tre anni, questi servizi saranno determinanti per le decisioni di acquisto di un bene strumentale. Questa considerazione è ancora più forte tra le grandi imprese (92%)”.

In foto, da sinistra: Andrea Gozzi, segretario generale Digital Industries World; Andreas Schroeder, professor of Digital lead of the advanced services group (Uk); Bruno Bettelli, presidente di Federmacchine; Giuliano Busetto, presidente Digital Industries World; Marco Taisch, professore di digital manufacturing and operations management Politecnico di Milano e Federico Adrodegari; vicedirettore Asap

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