Maxi sequestro ‘Scarlatto’ nello stabilimento Petti (4): la posizione di Anicav

2021-04-28T11:17:12+02:0028 Aprile 2021 - 11:17|Categorie: Grocery, in evidenza, Ortofrutta|Tag: , , , |

Venturina Terme (Li) – Anche Anicav (Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali) rilascia una dichiarazione ufficiale in seguito al sequestro ‘Scarlatto’ che ha coinvolto Gruppo Petti – Italian Food (leggi qui). Di seguito il testo integrale del comunicato stampa: “In merito alle indagini avviate dai Carabinieri per la tutela agroalimentare e forestale in provincia di Livorno, che hanno coinvolto il Gruppo Petti e alcuni suoi dirigenti, siamo assolutamente certi che gli inquirenti potranno chiarire nel più breve tempo possibile quanto effettivamente accaduto in questa vicenda, anche per evitare speculazioni che troppo spesso hanno messo a repentaglio l’immagine di un comparto fondamentale per la filiera agroalimentare italiana. Nel frattempo, non possiamo che riporre la stessa fiducia anche nell’azienda coinvolta augurandoci che possa, dal canto suo, chiarire la propria posizione e dissipare ogni dubbio sul proprio lavoro”. E in merito alla provenienza italiana della materia prima utilizzata, prosegue: “L’associazione ribadisce il suo totale impegno a favore della massima trasparenza a tutela dei consumatori, così come testimoniato nel corso degli anni anche dalle posizioni assunte a sostegno dell’introduzione dell’etichettatura di origine obbligatoria per tutti i derivati del pomodoro, che, ha reso obbligatorio ciò che volontariamente le nostre aziende già fanno e continueranno a fare indicando in etichetta la provenienza italiana del pomodoro”.

 

Torna in cima