Costa di Mezzate (Bg) – I fondi di private equity aprono il dossier di Molino Nicoli. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, infatti, starebbe per partire un processo volto a individuare un partner finanziario per l’azienda bergamasca specializzata nella produzione di cereali senza glutine e prodotti allergen free. Comparto che rappresenta circa il 60% del business dell’azienda (il restante 40% è rappresentato invece dai prodotti cereali da grano).
L’obiettivo del processo dovrebbe essere quello di trovare un partner azionario per l’azienda entro l’arrivo dell’estate. Per concentrarsi così, successivamente, al suo riassetto azionario. Grazie al nuovo azionista, inoltre, l’azienda potrà anche concentrarsi sulla sua strategia di crescita all’estero e nel comparto allergen free. Al momento, ad essere azionista del gruppo, è la famiglia Nicoli. Rappresentata dall’imprenditore Giovanni Nicoli, anche amministratore delegato, che possiede l’80% delle azioni. Il 20% delle azioni restanti è attualmente diviso in egual modo tra i figli di Giovanni, Francesco e Stefano.
Advisor finanziario del progetto, riporta la rivista, è Mediobanca. Mentre a intervenire potrebbero essere sia fondi di private equity specializzati nel mid market sia multinazionali straniere. Tra gli interessati, il giornale riporta nomi di fondi come Clessidra, Nextalia, Nb Renaissance, Aksìa e Wise. Il gruppo, a oggi, genera circa 55 milioni di fatturato, vende il 50% in Italia e il 50% all’estero, principalmente in Europa ma con una fetta anche negli Usa.
Contattata dalla redazione di Alimentando l’azienda non ha voluto rilasciare dichiarazioni a riguardo.
