Milano – Ormai da tempo l’aumento del prezzo delle materie prime e dell’energia, unitamente all’avanzata dell’inflazione, ha portato a una critica situazione congiunturale e a difficili negoziazioni tra Industria e Distribuzione. In questo contesto, spiega Francesco Mutti, presidente di Centromarca, al Corriere L’Economia, “la nostra filiera è stata molto virtuosa. Il sistema produttivo italiano è sotto pressione dall’autunno 2021 e al cospetto di una grande distribuzione che ha sempre fatto da barriera agli aumenti, in alcuni casi promettendo addirittura risparmi e prezzi congelati proprio mentre le aziende perdevano marginalità. Eppure l’aumento dei prezzi è stato progressivo e responsabile”.
In uno scenario del genere, prosegue Mutti, “aumentare i prezzi per speculare avrebbe poco senso: i competitor sono molto di più che nel passato e oggi un aumento infondato dei prezzi rischia di escluderti dal mercato”.
Per tentare di arginare la crisi il presidente di Centromarca auspica un taglio dell’Iva sui beni di prima necessità. Oltre a un tavolo di confronto con il Governo e con la distribuzione moderna “per ragionare su vie di sbocco percorribili a una situazione complessa che ha investito la filiera e il Paese”. Misure necessarie per evitare conseguenze negative sul sistema Paese. “Il nostro consumatore finale è anche un lavoratore e se il sistema industriale italiano va in crisi dovrà tagliare i posti di lavoro e i consumi caleranno ulteriormente”, conclude Mutti.