Packaging: fatturato in lieve calo nel 2020. Ucima: “Grazie all’associazionismo raggiunti traguardi importanti”

2020-12-15T12:28:57+02:0015 Dicembre 2020 - 12:28|Categorie: in evidenza, Tecnologie|Tag: , , , |

Modena – L’industria italiana del packaging, fiore all’occhiello del nostro manifatturiero, si appresta a chiudere il 2020 con un lieve calo del fatturato (-5% circa), a poco più di 7,6 miliardi di euro. In flessione sia il mercato interno (-6,8% a 1,6 miliardi circa), sia l’export, vero motore del comparto che chiude l’anno a -4,5%, per un valore di 6 miliardi circa. È quanto evidenziano le previsioni di Ucima, l’associazione nazionale dei costruttori di macchine per il packaging, presentate oggi in videoconferenza. A contribuire alla tenuta del comparto, l’implementazione di tecnologie di ultima generazione per lo svolgimento di attività strategiche, come l’installazione degli impianti da remoto e l’assistenza virtuale al cliente. Ma anche il forte impegno profuso da Ucima, insieme alle associazioni Acimac e Amaplast, nella tutela degli interessi delle imprese del comparto: “Grazie all’impegno in sede confindustriale, a inizio pandemia siamo stati inserti nell’elenco delle aziende ritenute necessarie e questo ci ha permesso di continuare a lavorare e raggiungere questi risultati che, se non entusiasmanti, sono comunque soddisfacenti visto il contesto economico internazionale”, sottolinea il presidente di Ucima Matteo Gentili (foto). “Negli ultimi mesi, abbiamo fatto fronte comune con tutti gli associati nei confronti della nostra principale fiera tedesca che, fino a due settimane fa, era ferma nel confermare l’edizione 2021”, spiega ancora Gentili in riferimento a Interpack, la kermesse internazionale del packaging la cui cancellazione è stata annunciata lo scorso 3 dicembre (leggi qui). “Come associazione abbiamo promosso una robusta campagna e ottenuto che fiera venisse cancellata, prima di arrecare un grave danno economico alle nostre imprese”.

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