Pasta: al Sud si consuma il 36% della produzione nazionale

2017-09-14T15:29:16+02:0014 Settembre 2017 - 15:29|Categorie: Pasta e riso|Tag: , , , |

Roma – L’amore per la pasta, al Sud Italia, è di quelli inossidabili. La consumano tutti, per la precisione il 99%, e per il 48% è l’alimento preferito, per ragioni di gusto o salute. Uno su tre la consuma ogni giorno e la porzione media è di circa 80 grammi. Sono i numeri emersi da una ricerca commissionata da Aidepi (Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane) alla Doxa, per festeggiare i 50 anni della legge di purezza sulla pasta. L’indagine ha esaminato anche le abitudini di consumo al Sud. Secondo elaborazioni di Aidepi su dati Iri, nel 2016, nel Mezzogiorno, sono state vendute oltre 378mila tonnellate di pasta, pari al 36% del totale. Il doppio rispetto al Nord Est e un terzo in più rispetto a Nord Ovest e Centro. Di conseguenza ,il consumo di pasta è leggermente superiore alla media nazionale, con circa 25-26 chili pro-capite all’anno. La tipologia più acquistata è la pasta secca. Quasi quattro pacchi di pasta secca su dieci totali sono stati venduti a sud di Roma, mentre il Nord Ovest è leader per la pasta fresca. La novità è il crescente gradimento per la pasta integrale: quasi la metà del campione (47%) dichiara di acquistarla, mentre tre anni fa erano solo il 14%. Quanto ai formati, al Sud la pastasciutta piace liscia: con il 13% delle preferenze, infatti, questa tipologia tocca le punte più alte di gradimento a livello nazionale.

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