Roma – Una nota del ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare informa che sono disponibili i moduli di denuncia delle pratiche sleali lungo la filiera agroalimentare. I moduli vanno compilati dal denunciante con tutti gli allegati richiesti, ed è necessaria la sottoscrizione del legale rappresentante prima dell’invio all’indirizzo pratichesleali@politicheagricole.it.
Il riferimento normativo è la direttiva europea 633/2019, recepita in Italia dal dlgs 198/2021. Le condotte considerate sleali dalla direttiva sono numerose: tra queste i ritardi nei pagamenti (oltre 30 giorni per i deperibili e oltre 60 per i non deperibili); le modifiche unilaterali e retroattive dei contratti di fornitura; la cancellazione di ordini di prodotti deperibili con breve preavviso; il pagamento per il deterioramento dei prodotti già venduti e consegnati all’acquirente; l’imposizione di pagamenti per servizi non correlati alla vendita del prodotto; il rifiuto di concedere un contratto scritto se richiesto dal fornitore.
Fino al 15 marzo, inoltre, è attivo il link per compilare il questionario relativo alle pratiche sleali ed è rivolto proprio alle imprese: lo scopo è quello di capire la reale applicazione della normativa, visto che spesso prevalgono i rapporti di forza. I risultati saranno poi pubblicati in forma anonima sul sito della Commissione Ue.