Regione Veneto: il 2015 ottima annata per il vino, in calo la zootecnia

2016-06-30T11:29:32+02:0030 Giugno 2016 - 11:29|Categorie: Carni, Formaggi, Latte, Vini|Tag: , |

Legnaro (PD) – Il valore complessivo della produzione lorda agricola veneta nel 2015 è stato stimato in 5,5 miliardi di euro, in leggero calo rispetto al 2014 (-2,2%). A riferirlo è Veneto Agricoltura, in una conferenza stampa di presentazione dei dati di chiusura d’anno. “Il fattore principale del leggero calo nel valore della produzione agricola”, ha sottolineato Alessandro Censori, di Veneto Agricoltura, “proviene dalla discesa di produzione e di prezzo delle principali colture erbacee e la flessione del settore zootecnico (per il ribasso delle quotazioni del latte), compensato però dall’incremento di produzione e di prezzo dei prodotti vitivinicoli”. Per la vitivinicoltura, infatti, è stata un’annata particolarmente favorevole, con una vendemmia abbondante e una raccolta record pari a 12,5 milioni di quintali di uva (+20% rispetto al 2014) e un volume di vino di 9,7 milioni di ettolitri (+18%), con prezzi delle uve in aumento su tutte le piazze e per quasi tutte le tipologie considerate. In aumento anche la superficie vitata, salita a 80.500 ettari. E cresce anche l’export: +10% in valore e +3,6% in quantità, trascinato dal boom del Prosecco sui mercati internazionali (+30% circa sia in valore che a volume). Non si può dire lo stesso del settore zootecnico. Bene la produzione di latte (+2,7%), ma sono crollati i prezzi alla stalla (-13%), con conseguente forte calo del valore della produzione ai prezzi di base (-9%). In sofferenza anche i consumi interni di formaggi e latticini, ad eccezione dello yogurt. Anche la carne bovina ha sofferto del calo al consumo e il ricavato spesso ha coperto poco più dei soli costi espliciti; la contrazione produttiva in Veneto è stata del -3%. Il comparto suinicolo ha subito una forte diminuzione delle quotazioni di mercato (-7,4%) condizionate da un eccesso di produzione e dalla pressione della disponibilità estera. Bene invece la produzione di carne avicola, aumentata del +4,1%, (specie quella di pollo).

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