Parma - È il tipico quadro schizofrenico delle situazioni di tensione. Con i suini europei in netta risalita, e lo stop al decremento del vivo (che anzi ha fatto +0,3% nelle ultime due settimane), alcuni tagli freschi hanno frenato la loro caduta, e anzi si registra qualche controtendenza, mentre altri continuano a decrescere come se
Parma - Settimana scorsa era toccato alla pancetta, oggi è il turno della gola che, dopo 12 sedute consecutive con il segno negativo (con un calo complessivo del 26%) porta a casa un invariato (a 2,45 euro/kg). È un segnale forte, che segue il piccolo rincaro sul vivo di ieri e il generale balzo verso
Parma - Lo scossone arrivato dai mercati europei , con la carcassa tedesca tornata a 2,15 euro/kg e i rialzi dei principali suini europei con percentuali che vanno dallo 0,5% francese al 6% belga, si ripercuote anche in Italia. Dopo lo stop al ribasso del vivo di giovedì, la seduta sui tagli freschi conclusa di
Parma - Il brusco rallentamento del calo della quotazione del vivo, che ha perso soltanto 1 centesimo nelle ultime due settimane, si riflette solo sulla sostanziale tenuta dalle cosce fresche. È vero che la pesante non tipica cala di 4 centesimi, e che quella Dop lo fa di 2, scendendo per la prima volta sotto
Parma - Si stabilizza la coscia, cede leggermente la coppa. Continuano i trend in calo per spalla, gola, pancette e trito. Questa in sintesi la giornata di oggi in Cun tagli freschi dopo il non formulato di ieri. Ma andiamo con ordine. L’unico, piccolo, simbolico cedimento sulle cosce riguarda la pesante non Dop oltre i
Parma - Ora i ribassi sui tagli iniziano a essere continui. Fermo restando il baluardo costituito dalla coppa (stabile a 6,15 euro/kg da inizio gennaio, ultima variazione addirittura al rialzo), oggi tutti gli altri, con la sola eccezione del lardello e della macelleria fresca, calano. In centesimi, le cosce Dop fanno -3 la pesante e
Parma - Il calo del vivo (-10,3% in due mesi e mezzo) non poteva non fare sentire i suoi effetti. Il calo delle cosce inizia a essere sensibile. Dopo lo stop a 6,08 euro/kg, durato tre sedute, quella odierna sancisce altri 3 centesimi sulle Dop (e 5 sulle pesanti non Dop). Da inizio dicembre si
Parma - Il mercato si sta pian piano assestando, e asseconda il calo del prezzo del suino, che ieri ha toccato 2,147 euro/kg. Continuano a resistere i 'tagli baluardo', anche se un segnale interessante arriva dalle cosce Dop, che perdono 2 centesimi. È la prima volta che a un calo delle Dop non ne corrisponde
Parma - La seduta pomeridiana della Cun sui tagli freschi sancisce il prevedibile crollo post-festività della macelleria (coppa esclusa, ma lo vedremo dopo): spiccano gli 80 cent in meno del lombo Bologna, che atterra a 4,30 euro/kg, ma anche il lombo Padova (70 cent) e il busto con la coppa (60) si allontanano di punto
Parma - Continua il calo del vivo, ma le cosce si prendono una settimana di pausa. Chi si aspettava un’ulteriore riduzione dei costi dopo gli 8-10 centesimi scontati nelle ultime due settimane è rimasto deluso: la pesante Dop rimane stabile a 6,08 euro/kg, superata soltanto dalla coppa rifilata, che resiste a 6,12 dal 28 ottobre.
Parma - Primi scricchiolii anche sui tagli freschi, dopo il leggero calo del vivo (circa 4% da inizio novembre). La notizia più eclatante è il calo delle cosce. Ancora una volta, per chi sa leggere tra le righe, le cosce Dop sono state simbolicamente sostenute di più dai macelli: 3 centesimi il loro decremento, contro
Parma - Dopo il calo 'leggermente accelerato' della seduta sul suino vivo, i tagli freschi continuano le loro dinamiche sulla falsa riga di settimana scorsa, ad eccezione di pancetta e pancettone che non ripetono gli aumenti per certi versi sorprendenti dell’1 dicembre. Quindi a sostenere i macelli sono ancora i tagli di macelleria, che aumentano
