Terre d’Oltrepò, gli enologi: “Zucchero, glicerina, mosto e tagli per modificare il vino”

2015-08-06T10:49:45+02:006 Agosto 2015 - 10:48|Categorie: Vini|Tag: , , , , , |

Pavia – Zucchero, glicerina, mosto concentrato rettificato, acido tartarico e carbone per uso enologico. Questi gli ‘additivi’ utilizzati illegalmente dalla cantina sociale Terre d’Oltrepò per modificare il vino. Si allarga lo scandalo che ha portato, il 21 luglio, al sequestro di 16 milioni di litri di sfuso e 700mila bottiglie della vendemmia 2014. E che vede indagati per frode aggravata 10 amministratori della cantina. Gli investigatori, secondo quanto riportato da La Provincia Pavese, avrebbero accertato anche che, per soddisfare gli ordini commerciali, gli enologi assemblavano vini arrivando a utilizzarne tipi diversi fino al 50%, quando la soglia massima consentita per il taglio del vino è del 15%. Si tratterebbe quindi di “frode commerciale al limite della sofisticazione”. Ma non è finita qui. Secondo quanto dichiarato dagli enologi: “La situazione reale della cantina non coincide con la situazione formale. C’è una doppia contabilità, una interna per la pratica di cantina che rimane a uso esclusivo degli operatori e una contabile per aggirare i controlli formali”. Così gran parte degli ‘additivi’ venivano acquistati ‘in nero’. Tanto che nella cantina di Broni-Casteggio gli investigatori hanno scoperto acquisti di zucchero per oltre un milione di euro. Intanto, il 4 agosto è stato disposto dalla magistratura il dissequestro di parte del vino. Ma solo per quello Doc e Docg. Mantenuti invece i sigilli a Igp/Igt.

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