Vino bio made in Italy: prospettive di crescita in Italia e all’estero

2022-04-20T16:32:10+02:0020 Aprile 2022 - 16:32|Categorie: Bio, Vini|Tag: , , , , |

Verona – Vino bio: trend & sfide è l’evento promosso da FederBio e AssoBio e curato da Nomisma-Wine Monitor, che si è tenuto in occasione di Vinitaly 2022, che ha evidenziato il posizionamento e le prospettive di sviluppo del vino bio made in Italy in Italia e all’estero. I dati presentati sono frutto di un’indagine che ha coinvolto 800 consumatori italiani e di una ricognizione dei dati sui mercati internazionali tramite la piattaforma www.ita.bio. La sostenibilità rappresenta un fattore chiave nelle scelte di acquisto dei consumatori italiani in ambito food&beverage: per il 29% è un elemento imprescindibile tra i valori che supportano gli acquisti, con specifico riferimento alla presenza del marchio bio (27%). L’indagine ha evidenziato che il 51% degli intervistati ha consumato vino biologico almeno una volta nel corso dell’ultimo anno (+34% rispetto al 2015). I consumatori scelgono vino non convenzionale perché il metodo produttivo è più rispettoso dell’ambiente, ci sono più garanzie grazie ai controlli previsti dal disciplinare ed è considerato di maggiore qualità sia dagli user che dai non user. Per tutti questi motivi, ben l’86% dei wine user bio è disposto a riconoscere un differenziale di prezzo per un vino bio. In Italia nel 2021 le vendite di vino bio nel canale off-trade hanno raggiunto i 46,5 milioni di euro (+3,7% rispetto al 2020). Anche gli acquisti online sono cresciuti a doppia cifra (+13,4% rispetto al 2020). Silvia Zucconi, responsabile marketing intelligence di Nomisma, spiega che: “L’interesse del consumatore è chiaro: il 32% degli attuali wine user bio sarebbe intenzionato ad accrescere il consumo attuale se l’assortimento venisse ampliato. La richiesta di avere informazioni aggiuntive sul vino bio, indicata dal 54% dei non user – è indice di alto interesse nei confronti di questa categoria”. Sul fronte internazionale, l’Ue occupa il 79% della superficie vitata bio nel mondo. E l’Italia (117 mila ettari di vite con metodo biologico) detiene, insieme alla Francia, il primato per incidenza di superficie vitata biologica: 18% del totale.

Torna in cima