Kirchberg (Lussemburgo) – Tra agosto e settembre la produzione di latte in Ue è stata leggermente negativa rispetto al 2022. Anzi, i volumi registrati a settembre sono stati i più bassi dal 2019. I dati sono di Eurostat. I Paesi in cui la produzione è calata di più sono Francia (-4,8%), Irlanda (-1,9%), Italia (-1,7%), Paesi Bassi (-1,2%) e Danimarca (-0,5%), mentre continua ad aumentare in Polonia (+0,8%), Belgio (+1%), Spagna (+0,6%) e Germania (+0,2%).
Il latte raccolto viene destinato per la gran parte alla caseificazione, infatti è possibile che nel 2023 si registrerà un nuovo record di produzione. Rimane stabile, invece, quella di burro, in calo la Smp.
Quanto ai principali player esteri, Eurostat rivela che la raccolta neozelandese è leggermente diminuita. Continua, invece, a calare negli Usa, dove sono in diminuzione i capi di bestiame da latte allevati. Unico fornitore internazionale che non ha visto contrarsila raccolta è l’Australia, dove i valori cumulativi rimangono superiori al 2022.
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