Bruxelles – Via libera, da parte del Consiglio Ue, al nuovo accordo con il Parlamento europeo sulle norme per migliorare le condizioni dei 28 milioni di lavoratori di piattaforme digitali come Uber e Deliveroo. Lo riportano il Corriere della Sera e La Stampa. È stata accolta la richiesta dei sindacati di considerare i rider come dipendenti delle piattaforme per cui lavorano.
“Si tratta del primo atto legislativo dell’Ue che regola la gestione algoritmica sul posto di lavoro e stabilisce standard minimi europei per migliorare le condizioni di lavoro di milioni di lavoratori tramite piattaforma”, ha dichiarato Pierre-Yves Dermagne, vice primo ministro belga e ministro dell’Economia e dell’Occupazione.
I rider saranno così debitamente informati sull’uso di sistemi automatizzati di monitoraggio e processo decisionale che comprendono la loro assunzione, le loro condizioni di lavoro e i loro guadagni. Vietato, poi, l’uso di sistemi automatizzati per il trattamento di dati personali dei lavoratori tramite piattaforma, come dati biometrici e stato emotivo o psicologico. Garantiti anche controllo e valutazione umana delle decisioni automatizzate. Saranno i sindacati a occuparsi della gestione degli algoritmi.
