Assocaseari, il punto settimanale: in Italia, latte crudo a 45 cent/litro

2019-07-29T10:05:56+02:0029 Luglio 2019 - 11:00|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , |

Cremona – Assocaseari analizza gli andamenti di mercato della scorsa settimana, che mostrano ancora prezzi sostenuti, in Italia, per alcuni prodotti, mentre si allarga la forbice con gli altri paesi Ue. Stabili o al ribasso i principali bollettini del burro. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

– Continua questa situazione in cui la forbice tra i prezzi nazionali e quelli esteri si allarga. In Italia il latte crudo è quotato ancora intorno a 0,45 euro/Kg partenza, la crema di qualità più o meno ai livelli del bollettino partenza, latte scremato intorno ai livelli della settimana scorsa. All’estero, invece, Germania in testa, il latte crudo è calato fino a 0,39-0,40 euro/Kg consegnato Nord Italia, la crema che martedì era stata trattata addirittura a 155, tra mercoledì e giovedì si è attestata tra 1,62 e 1,64 euro/Kg reso Nord Italia. Scremato anche qui più o meno agli stessi livelli della settimana scorsa. Probabilmente dopo una settimana bollente in tutta Europa, 40°C anche in Francia, Germania e Olanda, in questi sette giorni potremmo assistere a un andamento dei prezzi opposto vista la diminuzione di produzione. 

– Il bollettino del burro di Kempten conferma i prezzi della settimana scorsa, 3,55 euro/Kg il minimo e 3,85 euro/Kg il massimo, così come il bollettino francese che conferma i 3,80 euro/Kg. La quotazione ufficiale olandese è invece calata di 0,06 euro, portandosi a 3,52 euro/Kg, ben 0,18 euro più bassa del prezzo medio di Kempten che è 3,70 euro/Kg. Nessuno si ricorda sia mai accaduto che tra il bollettino tedesco e quello olandese ci fosse una tale differenza e soprattutto a favore del primo. C’è da dire che sia sul mercato olandese sia su quello belga gli operatori sono estremante preoccupati della grossa disponibilità di merce. Sul mercato libero prezzi ancora leggermente in calo con gli operatori che offrono il burro di siero, non solo polacco ma anche inglese e irlandese,  a 3,30 euro/Kg e poi aggiungono: “portami ordini”. 

–  Bollettini del latte in polvere in leggero ribasso in Germania per il latte intero, invariato il latte scremato sia alimentare che zootecnico. In Olanda rialzo per il Wmp, l’Ssm alimentare e invariato lo zootecnico. In Francia ribasso per l’Smp e invariato il Wmp. Molta preoccupazione/speranza da parte degli operatori perchè essendo finita la merce dell’intervento ora anche l’uso zootecnico si rivolgerà al mercato del fresco. I clienti cominciano ad aver voglia di comperare, ma sul mercato vi sono offerte molto differenti che vanno da 2,10 a 2,28 euro/Kg reso Nord Italia. 

– Siero in polvere: sul bollettino tedesco stabile l’uso zootecnico, in rialzo l’alimentare, l’olandese ribassa per l’uso zootecnico e incredibilmente anche il bollettino francese ribassa, addirittura di ben 0,60 euro, portandosi a livello del bollettino olandese, più basso e di tanto la quotazione ufficiale tedesca. Forse qualcuno non sarà d’accordo con la nostra teoria, ma anni fa, quando il latte in polvere costava troppo caro, diminuiva la percentuale di latte a favore dell’aumento della percentuale di siero. Che questo possa dare un po’ di respiro al mercato del siero così depresso? 

– Quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi in calo per l’Emmentaler a 4,41 euro/Kg, l’Edamer 3,05 euro/Kg, il Gouda a 3,06 euro/Kg e il Cheddar a 3,08 euro/Kg. In Italia, stabili le quotazioni dei formaggi Dop.  

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