Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: ancora in rialzo i bollettini

2016-05-30T09:24:16+02:0030 Maggio 2016 - 09:23|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , , |

Cremona – Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli di Assocaseari fanno il punto sulle dinamiche che hanno caratterizzato il mercato lattiero caseario nel corso dell’ultima settimana, con prezzi in  aumento per la terza settimana consecutiva. In calo la produzione di latte, in crescita la domanda. Di seguito il commento integrale:

 

· E’ per la terza settimana consecutiva che salgono tanto i prezzi quanto i bollettini. Sicuramente si registra un calo nella raccolta, sia in Italia che all’estero, ma si registra un aumento della domanda. Mentre il latte crudo resta a prezzi stabili, se non addirittura inferiori, offerte a 0,26/0,28 euro al litro, per la panna i prezzi continuano a salire, con indicazione di prezzo tra 1,36/1,38 euro/Kg consegnato, ma con pochissima offerta. L’export di latte e panna ha registrato aumenti del 64,8% prevalentemente verso la Cina.
· Tutti i bollettini esteri principali del burro registrano notevoli aumenti. Kempten è salito da 2,50-2,57 a 2,55-2,65 euro/Kg, il bollettino olandese da 2,49 a 2,58 euro/Kg e quello francese da 2,50 a 2,525 euro/Kg. Sul mercato l’offerta di burro è diminuita; inutile dire che sono aumentati i prezzi che ormai si aggirano intorno a 2,70 euro/Kg per la merce polacca. Questa settimana consegnate allo stoccaggio privato 4.370 tons circa, che è un po’ meno della settimana precedente ma comunque una cifra considerevole. In totale, dall’inizio dell’anno sono state consegnate allo stoccaggio privato circa 84.600 tons. L’export di burro segna aumenti del 26,2% mar 16/mar 15, il burro concentrato aumenti del 107,4%. Il burro è esportato principalmente in Stati Uniti, Arabia Saudita, Egitto, Turchia e Cina.
· Anche per il latte in polvere, il bollettino di Kempten ha segnato un incremento, così come il siero. L’intervento ha raggiunto il quantitativo massimo stabilito di circa 218mila tons. Da notare che negli ultimi 10 giorni sono state consegnate circa 34mila tons. La Commissione ha chiesto all’unanimità di aumentare di ulteriori 132mila tons il quantitativo massimo a prezzo fisso. Si attende che il Parlamento nella prossima riunione esamini la domanda. Nel frattempo, si procederà con l’offerta di vendita a prezzi al ribasso. Gran parte dei fornitori continua a preferire di astenersi nell’offrire sul lungo periodo, così come malgrado la terza settimana consecutiva di aumento sono ancora tanti i compratori che non credono a questa ripresa così repentina.
· Bollettini europei del formaggio in aumento (in diminuzione solo quelli del Gouda). Bollettini italiani in diminuzione per quanto riguarda il parmigiano reggiano (Borse Merci di Modena, Reggio Emilia, Mantova e Parma), il grana padano (Mantova), il gorgonzola (Novara) e il pecorino romano (Milano). Questa settimana non è stato stoccato formaggio. Esportazioni europee in aumento del 15,5%; le principali destinazioni sono gli Stati Uniti, il Giappone, l’Arabia Saudita e la Corea del Sud.

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