Cremona – L’analisi degli andamenti della scorsa settimana, a cura di Assocaseari, rivela che in Italia, così come in Europa, la domanda di latte, anche se in aumento, non decolla e l’offerta resta debole, pur con la produzione che piano piano aumenta. I prezzi delle commodities la scorsa settimana sono rimasti a livelli stabili o leggermente cedenti, mentre il burro cala ancora decisamente. Continua, quindi, la situazione di debolezza del mercato, con scambi ancora limitati e buyer convinti che nei prossimi mesi riusciranno a spendere meno. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti:
– Sul mercato europeo, in leggero recupero il latte crudo tedesco, trattato a 0,57-0,59 €/kg, e lo scremato, a 0,28-0,29 €/kg partenza. La domanda è in leggero aumento, l’offerta è debole. Sul mercato nazionale, latte crudo stabile trattato a 0,68 €/kg consegnato, domanda discreta. Raccolta in graduale ripresa, titoli molto buoni stabili.
– Sul mercato Ue, in ripresa ad inizio settimana la crema di latte, che ripiega però a metà fine settimana su valori pari o inferiori alla scorsa settimana intorno ai a 3,10/3,12 €/kg franco arrivo; richiesta in aumento ma poca offerta. Sul mercato italiano situazione stabile sui valori della scorsa settimana.
– Ancora in forte calo le quotazioni ufficiali europee del burro di centrifuga. Kempten toglie 0,40 €/kg sia dal minimo che dal massimo, che vanno rispettivamente a 6,00 e 6,25 €/kg, media tedesca 6,125 €/kg. L’Olanda perde ancora € 0,25 portandosi a 5,90 €/kg, mentre la Francia, pur avendo la quotazione più alta, resta invariata a 6,83 €/kg. La media a tre di questa settimana è 6,285 €/kg e quella a due 6,013 €/kg. Il burro di centrifuga a Milano scende di € 0,30 e va a 6,20 €/kg.
– Ancora cedenti i bollettini del latte in polvere. Nei tre Paesi che teniamo in considerazione, restano invariati solo lo scremato per l’uso zootecnico tedesco e l’intero francese.
– Quotazioni del siero stabili per l’uso zootecnico, cala invece quello per l’uso alimentare in Germania.
– Continua la salita delle quotazioni dei formaggi italiani. Aumentano il Grana Padano a Milano, Verona, Cremona e a Mantova, il Gorgonzola a Novara, il Provolone Valpadana a Cremona (dove cresce anche il generico) e Verona, e il Pecorino Romano a Milano. Prezzi di mercato Ue dei formaggi cedenti, in maggior misura per Gouda, Edam e Mozzarella, meno per Cheddar ed Emmental.
NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, in quanto miscellanea non solo di prezzi effettivi di vendita, ma anche di prezzi di offerte e/o richieste rilevate sul mercato.
Leggi l’analisi di mercato di Assocaseari della scorsa settimana.